Chi deve pagare tra inquilini e proprietari quando la casa è data in affitto?

Il  18 giugno 2018 sará la data limite per il versamento dell’acconto e della prima rata delle due imposte sulla casa: IMU e TASI.

Le regole attualmente in vigore stabiliscono i criteri di calcolo solo per quanto riguarda la TASI.

L’inquilino non paga in nessun caso l’IMU 2018 (eccetto nei casi di leasing finanziario) mentre al proprietario sono rivolte specifiche agevolazioni e riduzioni dell’importo dovuto.

Per capire come calcolare la TASI tra inquilini e proprietari bisognerà far riferimento alle delibere del proprio Comune e, in caso di mancanza di indicazioni specifiche, l’importo dovrà essere pagato per il 90% dal proprietario e per il 10% dall’inquilino.

Quando per l’inquilino la casa in affitto è considerata abitazione principale si applicano le stesse esenzioni IMU e TASI 2018 sulla prima casa previste per la generalità dei contribuenti.

Ecco tutte le regole previste.

Per l’IMU 2018 gli inquilini non sono tra i soggetti obbligati al pagamento. Entro le scadenze del 18 giugno e del 17 dicembre il proprietario dell’immobile dovrá versare quanto dovuto.

La TASI 2018 sulla casa in affitto dovrá essere pagata invece da inquilini e proprietari: la legge prevede in tal caso l’obbligo in solido di versare l’importo dovuto e calcolato in base a specifiche percentuali.

La TASI per gli Inquilini non Residenti

Se hai preso un appartamento in affitto, ma non hai effettuato il cambiamento di residenza – quindi la tua residenza si trova ancora presso la tua casa di origine o in un’altra città, non rientri nelle agevolazioni sulla TASI per gli inquilini, quindi dovrai pagare una quota percentuale della TASI che sarà definita in concreto dal Comune dove si trova l’appartamento.

In genere questa quota varia dal 10% al 30% dell’importo complessivo della TASI.

La TASI per gli Inquilini Residenti

Se invece hai stabilito la residenza presso l’immobile che hai preso in affitto, puoi godere delle agevolazioni sulla TASI per gli affittuaripreviste dalla Legge di Stabilità se:

  • affitti un immobile
  • lo adibisci a tua abitazione principale, effettuando il cambio di residenza

la quota TASI diventa a carico del proprietario. Fai attenzione però, perché questa agevolazione si applica solo ad alcune tipologie di immobile. Altre ne sono escluse:

  • le unità immobiliari iscritte nella categoria catastale A1
  • le unità della categoria A8
  • gli immobili nella categoria A9

Si tratta di immobili di lusso, di notevole pregio storico o artistico, o anche di dimore in castelli, ecc. Sappiamo che si tratta di casi non molto frequenti, ma è sempre bene fare attenzione!

La TASI per gli Inquilini Con Contratti di Locazione Brevi

Se hai preso in affitto un immobile per un periodo inferiore a 6 mesi in un anno, la TASI è dovuta interamente dal proprietario. Il caso è diverso se la durata della locazione supera i 6 mesi: anche se il tuo affitto dura solo 7 o 8 mesi, dovrai pagare la tua quota della TASI.

La TASI per gli Inquilini: Come Si Paga?

Se hai preso un immobile in affitto, e non lo usi come abitazione principale, dovrai calcolare la TASI secondo le aliquote stabilite dal tuo Comune. Per determinare la quota della TASI da versare, dovrai effettuare il calcolo come se tu fossi il proprietario dell’immobile.

In altre parole, devi utilizzare l’aliquota TASI per gli “altri immobili” anche se di fatto non sei titolare del diritto di proprietà sull’appartamento.

La TASI inquilini si paga tramite il modello F24, utilizzando il codice tributo TASI 3961 “Altri Immobili”.

TASI ed Inquilini: Alcuni Casi Particolari

Vediamo ora alcuni casi particolari:

  • Se l’appartamento è stato affittato da più inquilini. Si tratta di una situazione che può verificarsi di frequente, soprattutto nelle grandi città. Se l’appartamento è stato preso in locazione da più inquilini tutti i soggetti sono responsabili in solido per la TASI. Quindi: se uno degli inquilini non paga la TASI, il Comune potrà richiedere il pagamento della TASI per gli inquilini ad un inquilino qualsiasi, o anche a tutti.
  • Se il proprietario non paga la TASI. La quota del proprietario può ricadere sulla quota TASI inquilino, poiché i soggetti sono responsabili in solido.
  • Se l’inquilino non paga la TASI. In questo caso, data la responsabilità solidale dei soggetti passivi dell’imposta, la quota del proprietario ricade sulla TASI affittuario.
  • Le esenzioni TASI inquilino si applicano a tutti gli immobili che non rientrano nelle categorie catastali A1, A8 ed A9. Ma non solo: la Legge di Stabilità ha introdotto tanti altri sconti ed esenzioni.

 

Fonte: https://blog.mioaffitto.it/2018/tasse/imu-e-tasi-2018-inquilini-e-proprietari-chi-paga/